Oggi gita sociale alpinistica del CAI Almese!
La destinazione doveva essere il Monterosa con la salita alla Punta Giordani e la successiva traversata della Piramide Vincent ma le previsioni meteo troppo incerte ci consigliano di rimandare l'uscita...sarà per la prossima volta.
Veloce ripianificazione della gita con un nuovo obiettivo: la traversata del Signal du Petit Mont Cenis. In realtà il percorso finale che abbiamo seguito è nato un po' al momento ma alla fine è uscita una bella e per nulla banale traversata.
Alcuni degli iscritti puntavano ai 4000m e così rimaniamo solo in 8...ma tutti motivatissimi!
Partenza dalla cappella S. Barthelemy e salita al Pas della Beccia prima come "caproni" lungo i ripidi prati, poi su sentiero (a tratti franato) fino al passo.
Da qui iniziano le difficoltà...formiamo due cordate la mia con Lucien e Florien e quella di Pasquale con Luca, Massimo e Paolo. Elemento jolly o anche detto "nonno vigile" Antonio che dirige il traffico.
Proseguiamo lungo la cresta sud-est e da subito inizia la neve, abbondante ma buona e con un buon rigelo.
Breve traverso sotto un salto più pronunciato e poi su lungo la linea di massima pendenza (35/40 gradi) per vedere come la truppa se la cava.
Qualche muscolo che tira ma tutti salgono egregiamente...non resta che proseguire. Lungo traversone poco sotto la cresta e siamo alla base del versante est. Qui abbiamo due possibilità: seguire il filo di cresta su roccia apparentemente facile e poco solida o prendere un canale di circa 100/150 metri che incide il versante e sembra uscire direttamente in vetta.
L'idea del canale piace e allora via! Fin da subito la pendenza è sostenuta, un buon 40 gradi con strappi e uscita finale a 45.
Antonio per buona parte batte traccia preparandoci un'ottima scalinata...bravo!
Tutti salgono senza esitazione e con entusiasmo in un ambiente grandioso "vista lago". Usciti dal canale un breve tratto di sfasciumi e siamo in vetta!
Grande soddisfazione per tutti.
Foto di rito, un bel riposo e poi si riparte lungo il crestone sud-ovest. Anche qui moltissima neve e inquietanti cornici rendono il tutto avvincente. Lungo questo versante non ci sono grosse difficoltà, solo qualche breve passaggio su roccette e qualche affioramento di ghiaccio, ma bisogna fare attenzione ai molti buchi nella neve. Il lungo percorso ci porta al Colle Sollieres dove finalmente possiamo slegarci e riprendere fiato.
Non resta che rientrare alle macchine lungo i Grand Plan costellati di genzianelle e altri bellissimi fiori.
Bella gita! E complimenti a tutti i partecipanti! Non sarà stato un 4000 metri ma sicuramente è stata più impegnativa...
Album foto