Villar Dora, 5 giugno 2015
In ricordo di Franco Candetti, per molti amici “Ciandèt”
Mercoledì 3 giugno 2015,una telefonata a metà mattinata scuote il tran tran quotidiano ; è un amico ,Vincenzo,…ti devo dare un brutta notizia,…è caduto Franco Candetti sulla punta Venezia al Monviso con un suo amico … purtroppo niente da fare….. Questa è una di quelle notizie che mai avresti voluto sentire ,che ti lascia senza fiato, sbigottito allo stesso tempo,senza parole,incredulo a realizzare il fatto ed impotente sul da farsi ……e su cosa fare e pensare. E’ vero o non è vero ,sembra essere in un film,uno si pone delle domande,la mente lavora alacremente,su come può essere successo. I se ed i ma si sovrappongono vertiginosamente cercando di dare, anzi di trovare una soluzione a come può essersi verificata una tragedia simile e cosa può aver contribuito a quanto è accaduto, cercando una risposta o una soluzione che non c’è. Rimane solo una cruda , dura verità : Franco ed il suo compagno di salita non sono più tra di noi. Mi viene in mente il canto che si addice di più in queste circostanze “Signora delle cime,un nostro amico hai chiesto alla montagna” di Bepi de Marzi dove l’augurio del canto , mio e nostro è quello di lasciarlo andare per le tue montagne.
Conobbi Franco (condovese doc ) durante i corsi di alpinismo svolti dalla nostra sezione di Almese negli anni dal 1978 al 1983 che frequentava insieme alla sua ragazza Marina , che sarebbe poi diventata sua moglie. Subito si dimostrò un ragazzo dal carattere aperto e gioviale, con una grande passione per la montagna,sia in arrampicata su roccia e ghiaccio che sulla neve. Franco oltre a partecipare alle gite ufficiali organizzate dalla sezione, si rese disponibile ad entrare a fare parte del consiglio direttivo offrendo la sua collaborazione come consigliere negli anni 1982-83,1998-99, 2000-01. Sempre presente nell’organizzazione delle varie attività sociali: gite , serate , cena sociale del CAI “la bagna caoda” quando la sede di allora, data la capienza permetteva di svolgere questo tipo di attività. Prezioso collaboratore in segreteria, quando gli indirizzi sulle circolari erano esclusivamente scritti manualmente con discreto dispendio di tempo.
Franco in quel periodo stava facendo un corso sull’utilizzo del computer , così si offrì di stampare gli indirizzi su etichette adesive accorciando i tempi di esecuzione prima della spedizione ai soci. Mi ricordo bene la sua attiva partecipazione quando restaurammo la cappella di Rocca Sella nel 1995 .Successivamente nel 1997 in collaborazione con gli alpini di Almese ,Villar Dora e Caprie e la parrocchia di Celle in occasione della sostituzione della statua della Madonna situata in cima a Rocca Sella in quanto era stata distrutta. Ricordo che l’appuntamento dei volontari prima della salita era presso la parrocchia di Celle dove ci si organizzava per portare in cima il materiale e Franco era sempre disponibile sacrificando buona parte del suo tempo libero. Era parte attiva presso altre associazioni come: soccorso alpino, pro loco e come volontario per la sicurezza durante le varie manifestazioni che si svolgevano nei paesi limitrofi. Insegnava ai ragazzi le prime nozioni sulla sicurezza e sui materiali e sull’utilizzo delle varie attrezzature nella palestra di arrampicata del comune di Rubiana. Oltre che in sede CAI, molte volte ci incontravamo in giro per il paese e spesso ci fermavamo a parlare un po’ di tutto:del lavoro, della moglie, della figlia Sara, dei suoi animali,ma l’argomento montagna era quello preferito,dove Franco mi raccontava le ultime gite fatte che spaziavano dalle salite su roccia a quelle di sci alpinismo. Proprio lo sci alpinismo era diventato la passione primaria dove inanellava gita su gita raggiungendo dei numeri quasi impossibili in una sola stagione sciistica,oltre le 60,70 gite ! Sicuramente ci mancheranno le relazioni delle sue gite che pubblicava sul web.
Era un esperto alpinista e la passione per la montagna l’aveva portato a salire montagne anche al di fuori dell’Europa ed in particolare il Kazbek in Georgia. In questo periodo stava organizzando una spedizione in Perù.Di questo programma ne parlavamo mercoledì scorso al CAI ,e raccontava di quale salite intendeva fare con gli altri alpinisti , di quando doveva partire e dell’allenamento che doveva fare. Ci eravamo lasciati con un semplice ciao in quanto sicuramente ci saremo visti prima della partenza…... Mi vengono ancora in mente i due giorni trascorsi a Cervinia pochi mesi fa per effettuare alcuni test sui materiali di sicurezza per chi pratica lo sci alpinismo per aumentare il limite di sopravvivenza se si venisse sepolti sotto una massa di neve. Era entusiasta ed euforico di questa nuova esperienza. E questa è l’ultima volta che abbiamo trascorso un’intera giornata insieme in allegria sulla neve. Caro Franco, voglio ricordare i bei momenti trascorsi nelle gite, le chiacchierate,le risate in sede Cai e fuori,la tua voce squillante ,la tua euforia nel raccontare le tue attività, il tuo sorriso un po’ birichino sotto quei baffetti a mo’ di spazzola…..ciao Franco amico mio anzi “Ciandèt” ora che sei “andato avanti” attrezza le via alla cima ….anche per noi che ti seguiremo.
Ciao Franco !
Marco Frigerio
Il funerale di Franco Candetti si terrà sabato 06/06/2015, alle ore 11, a Rubiana.
Rosario venerdì 05/06/2015 alle 20.30 sempre a Rubiana.